Coming back home at 9.30pm after a day of hard work…looking at your new jumpsuit… and going out for a run :)
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Parkour è anche…
Tornate a casa alle 9.30 di sera dopo una giornata di duro lavoro…guardare la tua nuova tuta….e uscire a correre :)
Coming back home at 9.30pm after a day of hard work…looking at your new jumpsuit… and going out for a run :)
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Parkour è anche…
Tornate a casa alle 9.30 di sera dopo una giornata di duro lavoro…guardare la tua nuova tuta….e uscire a correre :)
…Cascasse il mondo.
After a lot of thinking I finally decided to switch to a standing desk at work. I know, a lot of you are thinking “Why the hell do you want to stand all day? Aren’t you tired enough just by working?”, and my pal at office made this face O_o when I told him about my idea, but trust me it’s actually better than looks ;)
Before
After
There are a lots of studies which have proven the overall gain in wellness given by standing at work, rather than sitting all day. I’m a System Administrator, an “IT Guy” so working at desk fills most of my daily working time, and even when I’m at home maybe I relax myself watching some movies or playing some videogames, or reading…always sitting. And that’s actually bad. And don’t forget that I practice Parkour, I train myself and I’m an active person, not to mention my whohoo-I-live-on-the-4th-floor-without-elevator flat. But well it’s all meaningless if I spent 40 hours for week sitting during working hours, as described in this beautiful infographic (tnx Folletto), so I decided to try out this new way of working. To be honest, I’ve been thinking about it for a long time now, but the main reason which gave me the final push towards this has been a groin strain. And the sad fact is that it was caused most likely by sitting too much, because I recall sitting a lot that week because of work, and it just poped out at the end of the week, after a normal training day without accidents of any sort.
So, as you can see I’ve been very lucky because my old desk had some elements to switch to a standing desk already in place, like the shelf over the monitor (Say hello to Wall-E!), and to transform my workstation I just added a Faktum 30x70cm kitchen forniture. It’s the second day I’m working with this setup and I feel very comfortable, I take rest sometimes, more or less every two hours (half morning, lunch time, half afternoon) but to be honest I was afraid of feeling a lot of pain on my feet at the beginning and I’m happy to be fine :)
Now, the last thing that is missing for my perfect setup is an anti fatigue mat, which is very hard to find here in Italy, and in Europe. While standing work is growing bigger in the U.S., here in Europe it’s not such a common practice and this type of mats aren’t used neither at home (while in the U.S. is easy to find anti fatigue mats in kitchens and bathrooms). To have a better understanding of anti fatigue mats just take a look here.
The best “match” I found so far it’s anti fatigue mats developed for industrial purposes, sold even in small pieces (100x60cms), but I’ll keep looking for a more “user friendly” type of mat. At the end it’s my health we’re speaking of, it’s better to choose wisely :)
So, in 1 month I’ll write an update with my thoughts and feeling about working in this new way, hoping to find a cool math in the meanwhile, so keep in touch ;)
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Dopo averci pensato su a lungo ho finalmente deciso di passare ad una scrivania “in piedi” sul posto di lavoro. Lo so, molti di voi staranno pensando “Perchè diavolo vuoi stare tutto il giorno in piedi? Non ti basta la stanchezza del lavoro normale?”, e se per quello un mio collega in ufficio ha fatto questa faccia O_o quando gli ho parlato della cosa, ma credetemi che è meglio di quel che sembra ;)
Ci sono molti studi che hanno dimostrato il guadagno di salute che si ha nel lavorare in piedi, piuttosto che stare seduti tutto il giorno. Io sono un Amministratore di Sistema, un “Informatico”, per cui lavorare alla scrivania riempie la maggior parte della mia giornata lavorativa, e anche quando sono a casa mi rilasso guardando un film, giocando a qualche videogames, leggendo….sempre stando seduto. Ed è un male. E non dimentichiamo che pratico Parkour, mi alleno e sono una persona attiva, per non parlare del mio super whohoo-vivo-al-quarto-piano-senza-ascensore appartamento. Ma tutto ciò viene vanificato se sto 40 ore a settimana seduto durante l’orario lavorativo, come descritto in questa bellissima infografica (grazie Folletto), per cui ho deciso di provare questo nuovo modo di lavorare. Ad essere sinceri ci stavo pensando da un po’ di tempo, ma ciò che mi ha dato l’ultima spinta verso questo approcio è stato uno stiramento inguinale. E la cosa triste è che probabilmente è stato proprio il fatto di star seduti a causarmelo, infatti mi è venuto fuori dopo una normale giornata di allenamento senza problemi di sorta, alla fine di una settimana in cui son stato tanto seduto per lavoro. In più è quasi 5 mesi che me lo tiro dietro senza riuscire a guarire del tutto, proprio per la posizione che tengo stando seduto che non fa bene a questi tipi di infortuni.
Comunque, come potete vedere sono stato abbastanza fortunato perchè la mia vecchia scrivania aveva già alcuni elementi per passarla facilmente in modalità “In piedi”, come la mensola sopra al monitor (Salutate Wall-E!), e per trasformare la mia postazione di lavoro è bastato aggiungere un Faktum 30x70cm, un pensile da cucina. Ora è il secondo giorno che sto lavorando con questa configurazione e sono molto comodo, ogni tanto mi riposo, più o meno ogni due ore (a metà mattina, in pausa pranzo e a metà pomeriggio) ma sinceramente ero preoccupato di avere dolori ai piedi all’inizio ed invece è tutto a posto :)
Ora l’ultima cosa che manca alla mia postazione ideale è un tappetino anti fatica, che è molto difficile da trovare in Italia, e in Europa. Mentre il lavoro in piedi sta prendendo piede negli Stati Uniti, qui in Europa non è ancora diffuso e questo tipo di tappetini non sono nemmeno usati in casa (mentre negli States è facile trovare tappetini anti fatica nelle cucine e nei lavanderie). Per capire meglio di cosa sto parlando date un occhio qui.
La cosa più vicina che ho trovato fin’ora è un tappeto sviluppato per scopi industriali, venduto anche in pezzi piccoli (100x60cm), ma continuerò a cercare per una versione più “User friendly”. Alla fine stiamo parlando della mia salute, è meglio scegliere con saggezza :)
Per concludere, tra un mese scriverò un aggiornamento con le mie riflessioni e sensazioni su questo nuovo modo di lavorare, sperando nel frattempo di trovare un bel tappetino, per cui passate da queste parti ;)
…I can become like this :P
(Made by one of my Parkour students, warning an other about not to get me angry gh)
“Sometimes life hits you in the head with a brick. Don’t lose faith. I’m convinced that the only thing that kept me going was that I loved what I did. You’ve got to find what you love. And that is as true for your work as it is for your lovers. Your work is going to fill a large part of your life, and the only way to be truly satisfied is to do what you believe is great work. And the only way to do great work is to love what you do. If you haven’t found it yet, keep looking. Don’t settle. As with all matters of the heart, you’ll know when you find it. And, like any great relationship, it just gets better and better as the years roll on. So keep looking until you find it. Don’t settle.”
Steve Jobs – Commencement address to 2005 Stanford graduates
:)
You can bury love as deep as you can, but it will never be enough
After 3 years I found out thanks, to my friend Marina, that the kanjis on my cool yukata means “Zen”…cool :)
Buy a videocamera on ebay to skip duty taxes, and discover the seller has put a commercial bill on the package…soyou have to pay them the same way :/
Sofa bed:
Equipping sofa bed…Kitchen gains “Extreme comfort” trait!
:D
Visto che mi accingo, dopo 5 anni, a cambiare pc, colgo l’occasione per scrivere una mini guida all’acquisto dei componenti…magari a qualcuno può tornar comodo. Si comincia!
1) Che utilizzo farò del pc?
Questa è la prima e più fondamentale domanda da porsi, poichè qualsiasi cosa di un computer, che siano componenti o modello del pc stesso, dipendono dall’utilizzo che se ne vuole fare. Se dovete lavorare con grafica 3d avanzata allora sarà un computer con parecchia ram e scheda grafica Nvidia Quadro (o simili) e verrà a costicchiare abbastanza. Se ne fate un uso standard (fogli elettronici, navigazione web, mail, giochini in flash) allora i prezzi e le componenti saranno decisamente diversi, e così via. L’importante è che abbiate in mente bene per cosa vi server il computer.
2) Budget disponibile
Una volta scelto l’ambito di utilizzo bisogna fare i conti: quanto posso spendere? Fissatevi un budget iniziale e un intorno massimo entro il quale variare, e cominciate a prendere in esame le varie opzioni (modelli di portatili, varie componenti nel caso dei desktop) sempre in base alle vostre esigenze.
3) Portatile o desktop? E se desktop, fai-da-te o assemblati di marca? Windows o Mac?
Tra portatile e desktop bè la scelta è semplice: se vi serve portabilità un portatile, altrimenti un desktop (ma va?). Tra desktop “home made” e soluzioni già impacchettate invece ci sono vari pro e contro a favore dell’una e dell’altra opzione.
PC ASSEMBLATO FAI DA TE
Pro:
Contro:
PC ASSEMBLATO DI MARCA
Pro:
Contro:
Diciamo che essenzialmente ciò che decide il verdetto, in questo caso, è l’esperienza dell’acquirente. Uno “smanettone” tenderà a costruirsi un pc da solo, un utente standard si affiderà ad una soluzione che dà meno problemi possibili. Ma notate bene, non c’è da sentirsi stupidi o cosa a scegliere un pc già fatto, anzi, lo stupido è chi vuole spendere di meno e si butta nell’assemblaggio di un pc senza sapere bene cosa fare, e che magari di lì a due mesi si trova con una macchina piena zeppa di problemi per incompatibilità note nella componentistica. Siate sinceri con voi stessi, è il primo passo verso la saggezza, anche informatica :D
Per il discorso “Windows o Mac?” anche qui non è complicato, ma il mio consiglio è questo: passate a Mac se non dovete far uso per forza di software Windows-only (giochi, suite microsoft specifiche, programmi aziendali che non girano sotto Mac, ecc.). E questo non ve lo dico perchè sono di parte (sono Windows user attualmente) o cosa, ma perchè obbiettivamente il sistema operativo Apple è molto più intuitivo, efficiente e performante (in termini sia di lavoro che di prestazioni) di un sistema analogo con su Windows. Ovviamente essendo di serie i Mac non garantiscono una flessibilità estrema come una macchina Windows/linux fai da te, ma se scegliete un Mac non vi serve tanta flessibilità , è tutto ottimizzato per quell’hardware e funziona egregiamente.
4) Case e cooling
Il case è il “contenitore”, l’esoscheletro del vostro computer. I case odierni per ambiente office/home esistono di vari modelli. In ordine di grandezza descrescente: Full tower, Mid Tower, Mini Tower, Slim Tower. A seconda della tipologia ci sarà più o meno spazio per unità ottiche, hard disk, sistemi di ventilazione, ecc.
Ogni modello di case supporta 1 o 2 tipi di schede madre (nè esistono di diverse dimensioni, chiamate “form factor” che vedremo dopo”), ed offre varie funzionalità .
Il Full Tower è indicato per chi ha bisogno di tanto spazio, all’interno, il che si traduce in tanti hard disk/lettori, e varie periferiche pci come schede video/audio/ecc. Le dimensioni sono abbastanza ragguardevoli, per cui è indicato solo a chi ha davvero bisogno di tutto quello spazio. Supportano di solito esclusivamente motherboard con form factor ATX.
I Mid Tower sono i case “standard” e più utilizzati in assoluto. Con un consumo di spazio modesto (ci sono ovviamente alcune eccezioni) offrono un ottimo spazio di alloggiamento per tutto il necessario sia in ambiente office che in ambiente home/gaming. Supportano motherboard ATX/Micro-ATX e di norma hanno integrati ingressi usb e audio/mic nella parte anteriore dello stesso.
I Mini Tower sono dei Mid Tower più bassi, supportano di solito motherboard Micro-ATX, e in alcuni rari casi anche ATX normali, e di solito sono il target prediletto di uffici e utenti home che ne fanno un utilizzo non intensivo (fogli di lavoro, scrittura, controllo mail, navigazione). Dato il poco spazio all’interno uno dei problemi di questo formato è sicuramente il circolo dell’aria. Non è ovviamente adatto a chi vuole una macchina ad alte prestazioni, come un gamer o un grafico 3D.
Lo Slim Tower ha visto la sua nascita negli ultimi anni ed è andato a sostituire, in molti casi, il Mini Tower. Alto quanto il Mini ma largo la metà , lo Slim supporta esclusivamente motherboard micro-atx e necessita di periferiche pci con vano di installazione mini (più stretto). Di solito, dato il poco spazio, i dispositivi SATA/IDE si limitano ad un Hard Disk e ad un’unità ottica (lettore/masterizzatore CD/DVD/BlueRay). Se non avete molto spazio e non vi serve una “ferrari”, questa può essere un’ottima scelta.
Una volta scelto il case bisogna scegliere anche il sistema di raffreddamento delle componenti. Se avete il budget, la pazienza e le competenze i sistemi di raffreddamento a liquido (non trattati in questa guida) sono sicuramente i migliori per quanto riguarda l’abbassamento delle temperature, ma richiedono una manutenzione ed un costo nettamente superiori ad un più classico sistema di raffreddamento ad aria.
Il concetto per tutti i tipi di case è sempre lo stesso: l’aria entra nella parte anteriore e viene espulsa dalla parte posteriore. Per far ciò di solito si usa un sistema di 2/3 ventole, una davanti che aspira e una dietro più una sopra addizionale che buttano fuori l’aria. A seconda dei tipi di case le ventole saranno più o meno grandi ma il flusso deve essere sempre mono direzionale. Per migliorare ulteriormente il raffreddamento è necessaria poi una buona disposizione dei cavi e, se possibile, acquistate un case con l’alloggio per l’alimentatore nella parte inferiore dello stesso: in questo modo l’alimentatore utilizzerà l’aria più fresca nella parte “bassa” del case. Per quanto riguarda il dissipatore da montare sulla cpu individuatene uno compatibile col socket del vostro processore, facendo attenzione che l’altezza dello stesso risulti compatibile con la larghezza del case.
5) Motherboard
La scheda madre è il cuore del vostro sistema, e va scelta con cura. Ogni motherboard infatti presenta almeno cinque caratteristiche chiave di cui tener conto:
Prima di tutto, il socket. In giro vedrete come le schede madri supportino una particolare famiglia di socket (Socket LGA 1366 / Socket B, LGA 1156 / Socket H, ecc.), a cui corrispondono una o più famiglie di processori (Intel I5, Intel I7, AMD X2, ecc). Assicuratevi che la scheda madre che scegliete supporti il processore che volete montarci sopra, se no…ahiaiai!
Secondo, la RAM. Ogni scheda madre può supportare determinati tipi di ram, DDR2 o DDR3, con diverse frequenze, differenti modalità (ECC e NON-ECC) e diverse configurazioni (Single/Dual/Triple channel). Oramai tutte le motherboard di ultima generazione supportano Dual Channel, ma se volete prestazioni superiori dovrete cercare sia Ram che scheda madre che supportino Triple channel. Infine prima di acquistare i moduli RAM per il vostro computer scaricate dal sito del produttore della scheda madre il listino delle memorie testate e compatibili. Oramai sono presenti su tutti i siti dei maggiori costruttori, mi raccomando, è un particolare che se sfugge può portare a spiacevoli inconvenienti (ram non compatibili, anche se funzionanti, possono causare parecchi crash e instabilità del sistema).
Il Form Factor, come detto in precedenza, dipende dalla grandezza del case. Scegliete una motherboard ATX per un maggior numero di slot PCI (per schede video/audio/network aggiuntive), un maggior numero di slot RAM (da 4 a 6) e sata. Se non necessitate di slot aggiuntivi, o avete un case Mini Tower o Slim, andate invece su una motherboard Micro ATX (2-4 slot RAM e meno costosa).
Con l’avvento delle schede video di ultima generazione, e delle tecnologie Crossfire e SLI, il supporto PCI-E è divenuto di vitale importanza. Se volete montare due o più schede video con queste tecnologie assicuratevi che la motherboard che avete scelto le supporti, e che ci sia abbastanza spazio nella zona degli alloggiamenti pci. Controllate bene anche le velocità delle porte pci poichè incidono drammaticamente sulle prestazioni delle schede che andrete ad attaccarci (es: le schede video andrebbero montate su pci-e 16x e non su quelle a 8x).
Un altro elemento che può far comodo ad alcuni, ma non al classico utente home standard, è la presenza o meno di un controller raid integrato. La tecnologia raid in sintesi permette, in caso di più hard disk collegati, di far vedere gli stessi come un unico grande disco, con rilevanti aumenti di performance o sicurezza dei dati, o entrambi. Se può tornarvi utile date un’occhiata alle specifiche della scheda madre, non tutti i modelli ne sono provvisti.
6) CPU
La cpu è un altro pezzo fondamentale del pc, il cervello diciamo. I due produttori storici di cpu al mondo tra cui scegliere attualmente sono Amd e Intel. Non mi soffermerò su chi sia meglio, io ho sempre scelto in base al periodo, e ora se dovessi consigliarvi per un pc desktop vi direi Intel, famiglia I7.
Ogni famiglia, come detto, ha un preciso socket, ovvero la dimensione del processore e la disposizione dei piedini con cui la cpu si collega alla scheda madre. A livello di specifiche una cpu può avere uno o più core, e ovviamente cpu multi core hanno prestazioni superiori ai mono core, in quanto possono eseguire più operazioni contemporaneamente distribuendole sui vari “nuclei” di processo. Ogni famiglia di CPU poi di solito ha caratteristiche particolari, come tecnologie di virtualizzazione (Es.VT di Intel), il supporto per hyper threading, supporto per memorie Triple Channel, ecc. Non entrerò nel dettaglio, ma in generale la cosa migliore da fare è andare sui processori di ultima generazione di fascia più bassa (I7 920/930) o su quelli leggermente più “vecchi” di fascia media (Intel I7 8xx/Intel I5). Questo perchè le cpu di ultima generazione implementano tutta una serie di tecnologie di performanche enhancement e risparmio energetico che, anche se vengono a costare qualche euro in più di un Core 2 Duo standard, ripagano enormemente poi sia in bolletta che in esperienza utente.
7) RAM
Il discorso RAM come detto è un po’ delicato, perchè ci sono un po’ di elementi di cui tener conto. Oltre al supporto della scheda madre e al modello, bisogna scegliere la frequenza (ovvero la velocità della memoria), la tipologia (DDR2 o DDR3) e il controllo errori (ECC o NON-ECC).
La frequenza massima a cui aspirare è segnata nelle caratteristiche della scheda madre (se leggete OC significa “Overclocked“, e implica aumentare i limiti della scheda madre), e ovviamente più sale più aumenta il prezzo del banco di memoria. Anche la capacità del singolo banco influisce sul prezzo: ad esempio, 2x4GB DDR3 1333Mhz costano di più di 4x2GB DDR3 1333mhz anche se la somma totale è sempre 8gb, teniatene conto.
DDR3 è il nome delle tipologia di RAM di nuova generazione, che raggiungono frequenze (velocità ) superiori alle vecchie memorie DDR2, per cui non fate l’errore di montare banchi di memoria obsoleti.
Le memorie ECC (Error Correction Code) differiscono da quelle NON-ECC per la presenza di un sistema interno di rilevamento e correzione degli errori. Questo fa si che le memorie ECC costino un po’ di più delle sorelle NON-ECC e abbiano una velocità leggermente inferiore. Di solito queste ultime vengono utilizzate in ambito server. Scegliete quale tipologia vi aggrada di più e controllate la compatibilità con la scheda madre.
Dual channel? Triple Channel? I “canali” sono i flussi tramite i quali i dati passano dalla RAM alla CPU. Dual channel significa che i banchi ram vengono divisi in due gruppi che simultaneamente comunicano col processore, triple channel è uguale solo che i canali sono 3. Questo a livello pratico viene realizzato installando i moduli ram su 2/4/6 slot, a seconda delle varie configurazioni, in un particolare ordine sulla motherboard. Ricordate che, mentre il dual channel è ormai presente da anni ed è supportato da qualsiasi sistema odierno, il triple channel è “relativamente” nuovo per cui assicuratevi che sia supportato sia dalla cpu (famiglia I7-9xx) che dalla motherboard (e ovviamente dalle memorie). La tecnologia Triple channel è più veloce del suo predecessore per ovvi motivi, e anche il prezzo dei banchi di memoria è superiore per cui se non necessistate di macchine ad alte prestazioni rimanete pure sulle DDR2 di fascia più alta.
Per quanto riguarda i dettagli di montaggio in dual/triple channel approfondirò la questione nella guida al montaggio che pubblicherò a breve.
8) Scheda video
Anche nell’ambito delle schede video i produttori storici sono due: Nvidia e Ati-AMD. Le schede video odierne hanno essenzialmente quattro aspetti di cui tener conto: ram, gpu, possibilità multi-scheda, uscite video.
Ovviamente una scheda video con tanta ram gestirà meglio carichi massicci di calcolo (quantità di poligoni a video) e una buona gpu garantirà una velocità più alta (frame per second). Ciò però non è sempre vero e il mio consiglio è quello di cercare online i vari benchmark, ovvero test effettuati sulle schede atti a stressare e a misurare le prestazioni in differenti aspetti. Come sempre la scelta dipende molto dalle vostre esigenze e dal budget, potete svariare da schede modeste sui 50-80€ fino ai gioielli da 500€, oppure optare per soluzioni di due schede di livello medio collegate assieme per prestazioni più che buone e un prezzo non totalmente proibitivo. In generale per un uso standard basta una scheda integrata sulla motherboard, se si vuole vedere qualche film in HD bisogna avere almeno una scheda video con 64/128MB di ram e un processore 2ghz o superiore, mentre se ci si vuole spingere sul gaming al giorno d’oggi il minimo è una scheda con 512MB di ram (1GB o più per i più esigenti).
Se avete bisogno di schede con entrate video particolari controllate bene le specifiche prima dell’acquisto. Se fate grafica 3D ad alti livelli sarete quasi obbligati ad andare sulla serie Quadro della Nvidia, che però non darà grandi risultati in ambito gaming, sappiatelo, poichè sono due mondi abbastanza paralleli.
9) Hard disk
Il discorso hard disk varia su tre aspetti fondamentali: trasferimento, velocità di rotazione e buffer. Il primo è la velocità del bus, ovvero del controller che gestisce il trasferimento dei dati, il così detto controller SATA (Serial-ATA). Tutti le motherboard di ultima generazione supportano SATA2 (trasferimento 3GB/S) mentre solo alcune hanno montato controller SATA3 (trasferimento 6GB/S). Il controller sulla motherboard però non è sufficiente, se si vuole sfruttare la nuova tecnologia il disco deve avere un buffer di almeno 32MB e una rotazione di almeno 7200rpm (rotations per minute). Cache alta e SATA3 assicurano una velocità del disco molto elevata sia in lettura (caricamento) che in scrittura (salvataggio). Se non cercate prestazioni assurde un disco SATAII con 32MB di cache è già piùche sufficiente, per intenderci di norma i dischi montati nei pc “standard” hanno al massimo 16MB di cache.
Un discorso a parte sono i dischi di tipo SSD (Solid State Drive). A differenza dei dischi normali i dischi SSD non hanno parti mobili, sono delle specie di RAM, o meglio le evoluzioni delle comuni chiavette USB. Proprio per l’assenza di componenti meccaniche le velocità di lettura e scrittura sono molto elevate, e molto elevato, in proporzione, è anche il prezzo. Per ora l’utilizzo ottimale di questa tecnologia sta nel montarla come disco di sistema (64GB/128GB), così da avere sistema operativo e programmi belli veloci, mentre i dati voluminosi stanno su un disco sata2/3 più lento.
Unica nota importante, se avete il budget per l’acquisto di un SSD, controllate che il disco supporti il comando TRIM, fondamentale per evitare il decadimento delle prestazioni con il lungo utilizzo di questo particolare tipo di dischi.
10) Alimentatore
L’alimentatore è strettamente legato in primis a CPU e scheda video, e in secondo luogo al numero di dischi e schede pci di un sistema. Soprattutto con l’acquisto di schede grafiche di ultima generazione dovete stare ben attenti sia al wattaggio minimo consigliato nelle istruzioni della scheda video, che alla lista di alimentatori certificati. Di norma un 500W/650W è più che sufficiente per un utilizzo di medio livello (pc con due hdd, cpu, scheda video da 512mb/1Gb ram, lettore cd/dvd), mentre se ci si spinge su modelli di videocard di ultima generazione (singola o doppia) o sistemi multi cpu anche l’alimentatore dovrà necessariamente salire a 850W/1000W. Ciò non vuol dire che succhierà costantemente quella potenza sia ben chiaro, è solo il massimale a cui può arrivare il sistema in momenti di stress, e l’alimentatore ovviamente deve reggerli.
Piccolo consiglio: cercate di acquistare un alimentatore con cavi modulari, ovvero cavistica “sganciabile” dal corpo dell’alimentatore. Questo permette di aver collegati solo i cavi essenziali, con un notevole vantaggio sia all’ordine nel case che al circolo dell’aria all’interno dello stesso.
Anf eccoci finalmente alla conclusione, mi spiace se sono stato prolisso in alcune parti (o poco dettagliato in altre) ma ho tentato di sommarizzare un po’ tutte le nozioni di base che ho acquisito in vari anni, e di metterle giù in modo comprensibile, per poter dare una mano anche a chi non se ne intende. Tra qualche giorno pubblicherò anche la guida all’assemblaggio, con foto passo a passo. Per ora è tutto, se mi sono dimenticato qualcosa o se avete consigli scrivete pure che lo aggiungerò alla guida, ciauz!:)